Se vuoi puoi..

lunedì 6 dicembre 2010

Inizia il nostro Natale

Gli intrusi
Ieri tra una cioccolata calda e l'altra io e la simpatica canaglia (papi Miki è caduto in letargo) abbiamo allestito il nostro albero di Natale. 
Tra i rametti hanno cercato protezione anche 2 carissime compagne di giochi della canaglia. 
Io sono un po' fanatica dell'albero: pochi colori, decorazioni uguali e sobrie, ordine e una certa simmetria. Ieri ho dovuto trattenermi: intanto che io aprivo i rami, il cucciolo aveva già attaccato tutte le 4 scatole di palline, ma tutte in basso (ovviamente) e tutte nella stessa zona! Appena si è allontanato... zac ho sistemato una pallina più in alto poi... zac ho invertito la rossa con quella argento e zac quella opaca con quella lucida.  Il risultato mi ha soddisfatto e la simpatica canaglia era strafelice di aver aiutato la mammozza.
Era avanzata una scatola di palline più piccole bianche e blu che SC ha voluto utilizzare per decorare la sua barca (cioè il letto da una piazza e mezza su cui io dormivo quand'ero girl). Alcune sono diventate luci di prua, altre di poppa e qualcuna una boa.
Ancora le compagne di gioco di SC
La boccia a sinistra è la boa













Abbiamo anche iniziato le attività del nostro calendario dell'avvento.

calendario avvento comprato
Il primo frammento
La reazione della Simpatica canaglia mi ha un po' smontata: ha riconosciuto subito l'albero camuffato dalle altre forme. Mannaggia ho sottovalutato i suoi quattr'occhi! In compenso il primo frammento ha dato questi risultati:

forma quadrato: sbagliato era un rettangolo (stavolta ho vinto io)
Sillabe: la prima DI letta subito, la seconda TO dopo una riflessione maggiore.
Parola: la canaglietta ha pensato e poi ha dato la risposta giusta. BRAVOOOO un bel baciotto sulla guancia si è meritato.

domenica 5 dicembre 2010

Le regole del "Qui non si tocca"

Ho letto sul sito di natixdelinquere e su figlio padre di una nuova campagna promossa dal Consiglio d'Europa contro l'abuso sui minori.
Si tratta di come insegnare ai nostri cuccioli alcune semplici regole che possano renderli consapevoli e sicuri di quali atteggiamenti sono innoqui e quali no.
Provo a fare una sintesi ma credo che tutte le mamme e i papà debbano documentarsi, si può anche scaricare un libretto in pdf da leggere insieme ai nostri bimbi.
5 sono gli aspetti che vanno affrontati.

Il tuo corpo ti appartiene
Insegnare che ognuno è padrone del proprio corpo e che se non sidesidera essere baciato o toccato, anche da una persona di fiducia, si ha diritto a dire fermemente "No!". Va chiarito che bisogna fuggire da situazioni rischiose, che si deve parlarne con un adulto fidato insistendo finchè il problema non viene preso sul serio.

Modo di toccare buono modo di toccare cattivo
Spiegare che essere costretti a toccare, palpeggiare, guardare o farsi toccare, palpeggiare o guardare le parti del corpo generalmente coperte da biancheria intima non va bene. Se si rendono conto che il comportamento di un adulto non è appropriato possono e devono chiedere l'aiuto di un adulto di fiducia

Segreti buoni e cattivi
Chi abusa dei minori spesso fa leva sulla segretezza. Bisogna insegnare che i segreti che mettono a disagio e che creano ansia o paura non sono segreti degni di essere mantenuti e vanno raccontati ad un adulto di fiducia

La responsabilità della prevenzione e della protezione spetta a un adulto
Chi è vittima di un abuso spesso prova un forte senso di vergogna. Spetta agli adulti affrontare la sessualità senza tabù e far sì che i minori sappiano a chi rivolgersi con tranquillità se provano qualcosa che li disturba, li spaventa o mette ansia. 

Suggerimenti utili
Insegnare ai bambini a crearsi una "rete di suicurezza" di adulti a cui poter far sempre far riferimento, possibilmente non solo interni alla famiglia.
Porre attenzione sia a persone sconosciute ma anche conosciute. Far capire ai bambini che devono informare i genitori se qualcuno offre loro regali, vuole passare tempo da solo con loro o chiede di mantenere dei segreti, mai salire in auto con uno sconosciuto.
Spesso per gli adulti è difficile parlare di sessualità, ma per i bambini è tutto più naturale, senza malizia, ma soprattutto è nostro dovere informare e creare le basi per permettere ai nostri figli di difendersi dalle persone pericolose senza però farli crescere con la paura di relazionarsi con l'altro.

giovedì 2 dicembre 2010

Il nostro calendario dell'avvento

Sono riuscita a ritagliare un po' di tempo per preparare il calendario dell'avvento per la simpatica canaglia.
La struttura del calendario l'ho comprata, per potermi concentrare sulle attività. Ho suddiviso i giorni in base alla mia presenza a casa. Nelle taschine dei giorni in cui io non sono a Bo ho messo dei cioccolatini a forma di soldino, di babbo natale o i famosi ovetti. Per i giorni in cui io sono presente ho pensato a varie attività.
In alcune ci sono labirinti ed esercizi di pregrafismo sul natale. Questi sono alcuni esempi, degli altri non riesco a reperire il link (cercherò di essere più ordinata!)
labirinto albero bambini 
Labirinti ed altro 
http://logicmgmt.com/blogic/xpresent/reindeer_games/mazes/rdmaze3.htm
http://logicmgmt.com/blogic/rdmaze2.htm
Poi ho preparato una mia attività. Simpatica canaglia ha imparato in questo anno il suono delle lettere dell'alfabeto e adesso è arrivato il momento di giocare con le sillabe.
Ho disegnato un albero di natale con forme geometriche piane in cui sono scritte coppie di sillabe che formano parole semplici. 
Ho tagliato le forme dividendo ciascuna in due parti.
Canaglietta troverà queste due parti e dovrà congiungerle secondo l'incastro (i puzzle sono una sua passione), leggere le due sillabe e poi provare a dire tutta la parola. Nella tasca ci sarà anche un oggetto o un'immagine che lo aiuterà. 
Ho poi preparato lo stesso albero "confuso" da altre forme. 
La figura geometrica dovrà essere attaccata al posto giusto. Se tutto funziona alla fine comparirà l'albero e leggendo le sillabe scritte in rosso....... 
Vedremo il gradimento




Questo post partecipa a 
Calendari dell'Avvento di mammafelice
It's playtime
C'e' crisi!

venerdì 26 novembre 2010

Sto allevando un falsario!

Mercoledì sera, in macchina, io e la canaglietta stiamo tornando a casa.
"Mamma da grande voglio fare quello che cambia le gomme alla Mercedes"
"Il tecnico che sta ai box quando ci sono i gran premi?"
"No quello che cambia le gomme e basta"
"Non dovrebbe essere un lavoro molto difficile, però non ti piacerebbe fare qualcosa di un po' più particolare?"
"Si voglio costruirmi una macchina e poi andare dal rottamaio e prendere il simobolo della Abarth e poi ce lo metto su".

giovedì 25 novembre 2010

Casa è dove il cuore è caldo

Quando ho lasciato Milano per Mantova non ho avuto rimpianti, ma quando l'anno scorso mi sono trasferita da Mantova a Bologna all'inizio ho sofferto. A Mantova mi ero ricostruita un nuovo lavoro, una vita sociale, una casa tutta per me e tutto da sola, senza il paracadute della mia famiglia. Lasciare tutto questo mi preoccuava, "Ne varrà la pena? Non avrò pentimenti?". Ho spesso temuto di sentirmi un po' estranea a Bologna, la casa cha abitiamo era stata acquistata da papi Miki prima di conoscerci e all'inizio la sentivo come qualcosa che non mi apparteneva, la sua ristrutturazione è stata molto lunga, difficoltosa, rallentata da questioni familiari che tutt'ora non ho digerito ed io non ero molto coinvolta. Poi quest'anno per via del lavoro, sono dovuta tornare nel mio appartamentino mantovano, nel frattempo depredato di vari arredamenti spostati su Bologna. Non ha più lo stesso calore, la stessa intimità, io non ci sono più affezionata. Invece quando domenica sera parto da Bo, so di abbandonare il calore, la gioia di una casa che non ho amato ma che ora mi appartiene perchè è lì che il cuore batte, è lì che il cuore è caldo. 

domenica 21 novembre 2010

La storia animata del mese: "Il viaggio della goccia Lina"

Adoro le letture animate e visto il risultato ottenuto al compleanno di Simpatica Canaglia, ho voluto riprovare. Ieri siamo andati al compleanno di F., un' amichetta dell'asilo di SP, e ho proposto alla combriccola di nani la storia della goccia Lina. Ho cercato in biblioteca dei testi che trattassero del tema dell'acqua (ad esempio: Splish spalsh! Un libro sull'acqua il fantastico mondo del signor acqua L'acqua è vita) e del ciclo che compie, anche utilizzando termini scientifici (perversione professionale) che magari i bambini non conoscessero. Poi ho messo insieme le cose che mi interessavano di più e questo è stato il risultato. 
Oltre a raccontare la storia ho pensato di introdurre dei gesti (scritti in corsivo), che potessero fare anche i bambini, in modo che si sentissero più coinvolti dalla storia.
Non ho inserito foto perchè al momento non le possiedo e dovrò chiedere il permesso ai genitori dei bimbi presenti per poterle postare.
IL VIAGGIO DELLA GOCCIA LINA
 
Tutti intorno a cerchio seduti
Bambini vi voglio raccontare una storia, la storia di una goccia d’acqua di nome Lina.
Lina viveva insieme a tante sue amiche, in  un bel mare azzurro e trasparente.
Quando Lina e le sue amiche mangiavano o dormivano o leggevano un libro, il mare era calmo e tranquillo, Ma quando decidevano di giocare, di correre, di saltare e di fare le capriole, il mare diventava sempre più mosso e agitato.
Ci si alza in piedi e si comincia a muoversi come si vuole
Lina era molto felice di appartenere a quel bel mare e di poter giocare con tutte le sue amiche, ma un giorno successe che
il sole era più caldo del solito,
farsi vento
Lina cominciò a sentirsi un po’ strana, si sentiva sempre più leggera, sempre più leggera fin quando avvenne una magia….
Iniziò a sollevarsi dal mare e andare sempre più in alto, sempre più in alto verso quel caldo sole
Ci si mette sulle piedi si tirano le braccia verso l’alto stirandosi
Lina, che ora non era più una goccia d’acqua ma era diventata vapore, era ora libera di muoversi nell’aria.
I bambini possono muovere come uccelli o come credono ci si possa muovere liberi
Spinta dal vento che soffiava sempre più forte
soffiare
Vedeva sotto di sé il mare e poi le città, le campagne e le montagne. Ad un certo punto incominciò a sentire sempre più freddo e allora si avvicinò alle altre goccioline che si trovavano nell’aria, Il freddo aumentò, "Su stringiamoci di più" disse Lina alle altre goccioline "così ci scaldiamo".
Ci ridiamo le mani e stringiamo il cerchio
Piano piano si formò una nuvola, prima bianca e leggera ma con l’arrivo di altre goccioline e con sempre più freddo, la nuvola diventò grigia e gonfia di pioggia.
Ad un certo punto….. patapum patapum nel cielo comparirono lampi e rimbombarono tuoni. Arrivò il temporale. La nuvola ormai troppo pesante per reggere tutte le gocce, lasciò cadere a terra Lina e le sue amiche che tornarono ad essere liquide.
Si sbattono due dita sul dorso della mano o si porta il bastone della pioggia.
Piove piove
Lina caddè sulle montagne vicino a Pistoia proprio dove nasce il fiume Reno, ed è proprio lì che andò a finire. Lina non era mai stata in un fiume e le piaceva proprio, l’acqua  era fresca e pulita e poi scorreva più veloce di quella del mare.
Ci si può sdraiare per terra e rotolare
Lina corse lungo tutto il Reno, passò da Porretta, Vergato, Marzabotto, Sasso Marconi ma quando arrivò a Casalecchio……
Tutti fermi ci si guarda intorno
Si trovò rinchiusa in una vasca e poi si sentì risucchiare e poi venne fatta passare in una serie di tubi prima abbastanza grandi ma poi sempre più piccoli finchè..
“aria finalmente” urlò Lina
respirare come dopo un’apnea
ma poi si rese conto di essere in un bicchiere di vetro tenuto in mano da un bambino che se la bevve tutta d’un fiato
mimare il gesto di bere un bicchiere d’acqua
Lina adesso si trovava nel corpicino di…..(citare i nomi dei bimbi) passò per
Mimare il percorso dell’acqua lungo il corpo fino alla vescica
la gola, la faringe l’esofago, lo stomaco e poi nel sangue nei reni nella vescica e infine…..
psss psss
Di nuovo all’aria espulsa come pipì nel water
Lina non fu molto contenta di essere diventata pipì,  era tutta gialla, puzzava  e poi si trovava in posto proprio brutto, buio, puzzolente…. Lo sapete dov’era finita Lina?
Nelle fognature dove viene raccolta tutta l’acqua che viene dai bagni dalle cucine dai tombini delle strade.
Fortunatamente dalle fogne Lina fu portata in una grande vasca chiamata depuratore. In questo posto le gocce d’acqua come Lina vengono pulite, profumate così da poter tornare nel fiume.
Infatti Lina tornò nel fiume Reno, passò da Bologna, Cento, Argenta, Comacchio e finalmente…..
Il mare il suo bellissimo mare da dove era partita.
Che bel viaggio che ha fatto Lina quante cose ha visto e imparato

Sono abbastanza soddisfatta del risultato, non tutti i bimbi hanno retto fino alla fine, ma la sala era grande e non ho pensato di delimitare l'area per evitare le distrazioni degli altri giochi, e io sono alle prime armi. Comunque mi sono divertita, soprattutto a rotolarmi come una bambina con tutta la mia ciccia su quel bel parquet .

domenica 14 novembre 2010

bicchieri sonori

Con la scusa di aprire finalmente una bottiglia di vino acquistato nel giorno di cantine aperte dell'anno scorso ho tirato fuori due bei calici da rosso. Messi in tavola, mi sono raccomandata alla simpatica canaglia di stare attento di non giocarci bowling. Poi mi è venuta un'idea: uno scampolo di fisica del suono.


Alla piccola camaglia ho detto poche cose sul suono:
  • il suono nasce da una vibrazione
  • il suono che nasce dal bicchiere è dovuto alla vibrazione del vetro.
Per adesso ci accontentiamo.

giovedì 11 novembre 2010

Baby consapevolezza

Ieri, settore giochi di un ipermercato, mammozza e simpatica canaglia stanno esaminando quale scatola di costruzioni chiedere a Babbo Natale. "Quella là in alto, con la locomotiva e il treno merci che si muovono, quella che ha Daniele" mi dice, "Molto bella, ma costa 46 soldi, bisogna che ti comporti proprio bene in questi giorni, altrimenti Babbo Natale non te la porta mica", rispondo io introducendolo alla dinamica dei ricatti. "Mamma, quale scatola costa solo 6 soldi?". Gli mostro una scatolina con disegnato un omino, "Bella questa, si mamma io voglio proprio questa. Voglio quella per i bambini biricchini".
Rimane un dubbio: è un angioletto o un affarista (meglio una cosa piccola che niente!)?
Babbo Natale, se ci sei, portagli la scatola grande, anche se all'asilo si fa ancora imboccare e non sempre ascolta le maestre..... 

lunedì 8 novembre 2010

Un cielo a pois

Oggi a Mantova il cielo era azzurro (mi sorprendo perchè di solito è grigio nebbia), alle 14.10 finite le lezioni, ho fumato la mia sigarettina (fa male, malissimo, lo so) e ho guardato in su... Una corsia aerea di storni stava volando poco più in alto. Nonostante la paura di essere bersaglio di bombe aeree, sono rimasta incantata ad osservare questa moltitudine che fluiva nell'aria. Macchie nere su sfondo celeste, a volte più rade, a volte più fitte. A volte qualcuno procedeva contromano e sembrava chiamare chi si attardava. Qualcuno improvvisava evoluzioni spinto dall'esigenza di originalità, altri ai bordi mantenevano l'ordine.
Uno spettacolo.
Magari un piccione che vola su Milano ci vede proprio così.
Forse è per questo che sono scappata dalla metropoli.
In fondo non siamo così diversi.

domenica 7 novembre 2010

A cena con 10 nanetti

Ieri siamo stati a cena con alcuni dei compagni di scuola di simpatica canaglia e rispettive famiglie. L'iniziativa è partita, credo, dalla rappresentante di sezione (mitica Isabella) per stare insieme genitori e figli e per organizzare la festa di Natale.
Il nostro asilo infatti si trova in un edificio piuttosto piccolo e quindi non c'è la possibilità di fare feste con la presenza dei genitori. A dire il vero forse è un bene che le feste di rito (Natale e fine anno scolastico) le vivano i bambini con le loro maestre, immagino la buriana se ci aggiungiamo 2 genitori per bimbo , qualche fratello/sorella o nonni.... delirio!
Super Isabella però non demorde, vuole la sua festa e quindi ci ha coinvolto nella sua organizzazione.
Ci troviamo al parcheggio del ristorante, un po' fuori Bologna, buio, non c'è neanche un faro, ci riconosciamo dalle voci. I bimbi felicissimi di trovarsi iniziano a correre per il parcheggio, meno male che non stava arrivano nessuno. Entriamo.... ammazza! Un ristorante da coppiette, con candele accese sui tavoli, due calici per ogni persona. Forse abbiamo sbagliato.... No no, la cameriera ci conduce nell'angolino in fondo al locale, separato da una parete... forse gli altri commensali sono salvi. Disposizione tavoli: donne adulte da una parte del tavolo, maschi adulti dall'altra, i nanetti avevano un tavolo tutto per loro ma hanno preferito buttarsi per terra a giocare con macchinine e colori vari, offerti gentilmente dal proprietario. Sembra iniziare bene...
Ordinare è stato un po' lungo: meù o alla carta, con o senza primi, per mio figlio solo in bianco... Dopo mezz'ora (i bimbi si stavano per mangiare i tovaglioli dalla fame) ce la facciamo, ordiniamo e poco dopo arrivano i primi piatti. Poi  affettati, pesto, formaggi, marmellate e nutella. Quando arrivano crescentine e tigelle.... invisibili. Piccole ma piccole, però a forma di cuore, stella, fiore, normali e integrali..  Chi a mangiato in Emilia tigelle e crescentine sa che sono un piatto semplice, come tale poco fighetto, nato per appetiti robusti non per fotomodelle anoressiche!!! Va bè almeno erano buonine. 
Nasce un problema: arriva la cameriera "Dalla sala si lamentano che i bambini fanno troppo rumore, cercate di non farli urlare". A parte che non stavano urlando, ma 10 nanetti di 4 anni credi che possano giocare silenziosamente?
Questo è il punto, forse noi abbiamo sbagliato scelta del locale, ma quanti locali esistono adatti a portare gruppi di famiglie con pargoli al seguito, attrezzati con qualche giochino, magari proprio uno spazio tutto per loro in cui possano giocare senza dar fastidio.
So che in centro a Bologna ce ne dovrebbe essere uno, a Cesena ne conosco un altro, ma cari ristoratori se vi attrezzaste potreste attirare una nuova fascia di clientela... meditate gente meditate

venerdì 5 novembre 2010

carta regalo improvvisata

Durante il fine settimana siamo riusciti a vedere i cuginetti e gli zii milanesi, anche loro al mare, e abbiamo potuto consegnare a Tobia il regalo per il suo compleanno. Spesso regalo libri: occupano poco posto, non fanno rumori assordanti, hanno più di una funzione (possono diventare spaziosii garage per macchinine), sono totalmente riciclabili. 
Da pseudoscienziata ho scelto Chi mangerà la pesca di  Yoon Ah-Aae Editoriale Scienza.
La storia verte su quale tra 6 animali possa mangiare una succosa pesca. Sarà il più alto o quello più pesante? Chi ha la bocca più grande o le orecchie più lunghe? Confrontando, misurando e scegliendo criteri diversi, i protagonisti mostrano i primi fondamenti dell'ordinamento degli oggetti, uno dei principi della matematica.
Ora bisognava incartare il regalo, fuori pioveva, nessuna voglia di uscire, come fare?
Nonna Edda aveva in casa un po' di carta da pacco e qualche tubetto di colori acrilici...
Trovato! 
Stampiamo sulla carta da pacco qualcosa.
In casa ho trovato delle mele, ne ho presa una l'ho tagliata a metà. Con simpatica canaglia abbiamo scelto 3 colori rosso, blu (colori del Bologna) e bianco. Ne ho versato un po' in 3 piatti di carta e poi... via a timbrare. Giulio si è divertito un sacco, il risultato è stato soddisfacente. 
Quando il colore si è asciugato, con un pennello e del colore verde (quello preferito dal festeggiato), abbiamo scritto le lettere del nome del cuginetto, prima in ordine sparso e poi tutte insieme in un angolo del foglio. Quest'ultima parte l'ho poi utilizzata per fare il biglietto d'auguri. Purtroppo mi sono dimenticata di fare le foto del pacco incartato e del biglietto. La sera abbiamo consegnato pacchetto e biglietto e anche mia cognata, esperta di design, ha apprezzato il nostro lavoretto.

giovedì 4 novembre 2010

week end al mare

Io e la canaglietta il 1° e il 2 novembre eravamo a casa da scuola e così insieme al papi siamo andati a trovare la nonna Edda a Cesenatico. E' un posto che io adoro. Ci vado in vacanza da quando ero nella pancia della mamma e i due mesi di mare che facevo quando ero piccola sono tra i ricordi più belli della mia infanzia.
Anche canaglietta è eccitato quando si parte: la nonna ha sempre qualche regalino, le barche dei pescatori sul porto canale lo fanno sognare e le conchiglie sul bagno asciuga un immenso tesoro da raccogliere.
Sabato mattina era soleggiato e ne abbiamo approfittato per fare la nostra solita passeggiata fino al molo. Siamo arrivati fino in fondo dove c'è il faro: con l'arrivo della cattiva stagione oltre al segnale luminoso emette anche un sinistro muggito. Ho spiegato alla mia simpatica canaglia che serve a segnalare a chi è in mare aperto che il porto è vicino e che se una barca è in difficolta sa che può trovare riparo.
Abbiamo visto anche due barche antiche (SC le chiama d'epoca) Asso e Alga  (a Cesenatico c'è il bellissimo Museo della Marineria con una sezione a terra e le storiche barche ormeggiate all'esterno su cui a Natale viene allestito un suggestivo presepe, ne parlerò prima o poi).
Abbiamo continuato la nostra passeggiata verso monte, dirigendoci verso il porto canale. Nel fine settimana si è tenuta a Cesenatico una manifestazione culinaria Il pesce fa festa.
Cooperative sociali, associazioni di volontariato e di pescatori , ristoratori, avevano allestito dei tendoni in cui hanno cucinato alcuni piatti a base di pesce della tradizione locale.
Noi ci siamo fermati la bamchetto degli amici della CCILS, una cooperativa che si occupa di inserire nella società persone in difficoltà. Abbiamo assaggiato dei saporitissimi crostini alla Fiorella (pane, alici marinate e cipolla), un risotto alla pescatora e un po' di fritto di paranza (quello originale dei pescatori, fatto con il pesce azzurro e non con calamaretti e totani) veramente buonissimi. Anche canaglietta che non è una gran forchetta ha apprezzato soprattutto l'antipasto.
Con la panza piena siamo poi tornati verso casa a far fare il pisolino al nostro cucciolo.
Lunedì a mezzogiorno anche se piovigginava, stanchi di stare in casa, abbiamo approfittato nuovamente di questa iniziativa, ma abbiamo accontentato Giulio e siamo andati a mangiare.... su una barca. Stavolta abbiamo assaggiato vongole con i fagioli, lasagne di mare e strozzapreti gamberi e pomodorini. 
I piatti non erano buoni come quelli del sabato precedente, ma è stato divertente mangiare cullati dal mare. Il cucciolo si è divertito tantissimo e nei giorni successivi ha raccontato questa esperienza a tutti quelli che ha incontrato.
Peccato che il tempo non sia stato magnifico, ma Cesenatico per me è sempre Cesenatico.

giovedì 28 ottobre 2010

Blog candy

Scoperto per vie traverse e tortuose segnalo il blog candy di cinnamomoepeperoncino
incrocio le dita dei piedi... quelle delle mani mi serviranno (forse) per scrivere su questo Slow Food Journal.

Letture animate: il pesciolino Arcobaleno

Sono appassionata di letture animate di libri per l'infanzia. Io e la mia simpatica canaglia spesso andiamo in biblioteca a godercele. Così quando a settembre ho organizzato la festa del suo quarto compleanno (il tema era il mare) , mi sono ingegnata per proporgliene una. Ho strolicato un pò, poi ho scelto Arcobaleno, il pesciolino più bello di tutti mari: Arcobaleno è pesciolino con tante squame variopinte ammirato per la sua bellezza. Gli altri pesci gliene chiedono una, ma Arcobaleno non si mostra generoso. Si trova così ad essere solo. senza amici con cui giocare.  Va dal saggio polipo Ottogambe che gli consiglia di donare almeno una scaglia. Arcobaleno dopo qualche esitazione inizia a regalare le sue scaglie e trova così tanti nuovi amici.
Premetto che non sono molto abile a disegnare, tagliare etc. però sono davvero fiera del mio lavoro.
Ho preso un cartocino e ho disegnato uno sfondo marino.

Sempre con il cartocino ho disegnato e poi ritagliato una serie di pesci (una per ogni bimbo invitato alla festa), il polipo ottogambe e Arcobaleno.


Ho preparato le scaglie colorate rivestendo con la pellicola di alluminio alcuni ritagli di cartoncino che poi ho decorato con i pennarelli indelibili. Ho poi attaccato dei pezzetti di velcro sulla sagoma di Arcobaleno e uno in ognuno dei pesci, la striscia complementare del velcro l'ho incollata a sulle scaglie. 
Questo è il risultato



Una volta riuscita a raccogliere i bambini (circa 7 con età dai 4 ai 10), ho consegnato ad ognuno un pesciolino. Creata l'atmosfera d'attesa ho iniziato a raccontare la storia con lo sfondo davanti , man mano che la storia si dipanava i personaggi comparivano sullo sfondo.
Quando Arcobaleno decide di iniziare a donare le sue scaglie, i bambini avevano già capito cosa fare del loro pesciolino e sono corsi da me a prendere la loro scaglietta argentata.  Avevo in mente di regalare i pesciolini ai bambini come ricordo, ma la festa è continuata ci siamo distratti e alla fine i pesci sono rimasti con noi.
La lettura è durata circa 10 minuti, non sono pronta per esibizioni più lunghe, e mi è sembrato che abbia riscosso un discreto successo, ne sto infatti progettando un'altra per il compleanno di un amichetta di simpatica canaglia. Ovviamente quando sarà pronta comparirà su questo blog.
Aggiornamento: la storia della goccia Lina è qui.

mercoledì 27 ottobre 2010

Forza e coraggio...

che siamo di passaggio! Così mi esorta mia mamma quando mi vede impalugarmi in situazioni complicate di cui non vedo l'uscita. E come tutti me ne sono capitate tante e tante me le sono andata a cercare per il gusto di vivere (incasinata).
Oggi è il mio compleanno (facciamo tra i 30 e i 40) e voglio farmi questo regalo: un sano blog per esporre, e spero condividere, pensieri, esperienze, emozioni. Anche questo però contribuirà a complicare le mie giornate.
Il titolo del mio blog si riferisce agli spostamenti imposti, desiderati, sognati effettuati nella mia vita.
Sono nata a Torino da un calabrese cresciuto a Napoli e da una mantovana, scarrozzata a Milano a due anni ci sono rimasta fino ai "non ancora" trenta. Poi sono scappata dalla fretta e dalla furia milanese verso la campagna mantovana complici un lavoro bello ma senza prospettive e un amore da testare. Il test è fallito ma ho preferito non tornare nella metropoli e sistemarmi nella piccola nebbiosa Mantova. Dopo qualche anno di libera vita da single mi innamoro talmente di un bolognese (l'ho detto che mi piace complicarmi la vita) che anche la mia perenne insofferenza verso la maternità cede. Tra un fine settimana a Mantova e uno a Bologna nasce nel 2006, in terra emiliana, la nostra simpatica canaglia che ovviamente seguirà l'iter della mamma. Infatti durante l'astensione obbligatoria e un po' di facoltativa sono stata in riviera adriatica da mia mamma (sarebbe stato troppo facile mettere su famiglia con una casa in cui vivere serenamente insieme) dato che il mio lui stava allestendo il nostro nido (che è stato poi reso abitabile solo nel dicembre 2009!!!) e quindi non aveva ancora lasciato quello genitoriale. Finito il periodo di astensione torno a Mantova con il piccolo, per 5 giorni alla settimana io, lui e le sante educatrici del nido. Così per due anni ,e non racconto ora come si vive da ragazza madre senza nessun parente vicino! L'anno scorso, evviva, ottengo l'assegnazione provvisoria a Bologna. Per un anno viviamo finalmente da vera famiglia, tutti nella stessa casa, tutti nella nostra casa. E vissero felici e contenti... NO Quest'anno scolastico niente trasferimento niente assegnazione provvisoria. Torno a MN, simpatica canaglia rimane a BO con papi Miki i supernonni. Io finanzio l'autobrennero con i miei su e giù 2 volte a settimana...  
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