Se vuoi puoi..

sabato 30 luglio 2011

Gita a Bertinoro (FC)

Vengo in vacanza in Romagna da un'eternità (ero nella pancia della mia mamma) e sono affezionata a queste zone e alle persone che vi abitano sempre cordiali e pronte a scambiare 2 chiacchiere. In questi anni ho avuto la possibilità di visitare anche tanti paesi dell'entroterra che conservano tante piccole chicche.

Quando ero ragazzina e mi sciroppavo la bellezza di 2 mesi di mare, con mia mamma aderivamo spesso a un'iniziativa chiamata “Forliverde”: con una spesa simbolica un pullman ricoperto di adesivi floreali portava settimanalmente i turisti a visitare l'entroterra romagnolo. C'erano uscite di mezza giornata nei paesi abbastanza vicini e quelle di una giornata intera che permettevano visite ai confini della provincia. Ho visto paesini medioevali, sorgenti di fiumi, boschi, allevamenti di mufloni. In alcuni di questi posti nel tempo voglio portare papi Miki (che adora montagna e natura) e la Simpatica Canaglia.

Uno dei paesini più vicini a noi è Bertinoro che si trova tra Cesena e Forlì. Ci siamo stati settimana scorsa

Il sito del comune dice che il nome potrebbe derivare da una frase che avrebbe detto Galla Placidia, figlia dell'imperatore Teodosio, bevendo da una semplice coppa di terracotta un vino locale (l'Albana): “Non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro ". In effetti in questa zona sono presenti diverse cantine e si produce uno dei miei vini preferiti il Pagadebit (vitigno molto robusto che poteva produrre buone quantità anche in annate avverse e permetteva di pagare i debiti).

Uno dei monumenti caratteristici di Bertinoro è la colonna delle anella.
La tradizione racconta che fu edifica nel 13° secolo per mettere pace tra le famiglie di Bertinoro in lite per offrire ospitalità ai viandanti che sostavano nella città, ad ogni anello corrispondeva una famiglia che avrebbe ospitato il forestiero che avesse legato il suo cavallo al proprio anello.

La colonna si trova nella piazza principale del paese dalla cui terrazza si può godere nelle giornate serene un panorama della pianura e della costa che vanno da Ravenna a Rimini.


Sulla piazza si affacciano la cattedrale e il palazzo municipale


Abbiamo passeggiato per le viuzze arrivando fino in cima alla collina per poi ridiscendere verso il centro per gustare una cenetta in un'osteria molto alla buona ma con una bellissima vista.

La mia Simpatica Canaglia non amando mangiare non ama molto i ristoranti e venerdì sera ha iniziato presto a mostrare insofferenza (tra l'altro c'eravamo scordati la scorta di giochini di sicurezza) e così tra una portata e l'altra l'ho sguinzagliato a scattare foto.





venerdì 29 luglio 2011

Le 100 cose che amo

Mi è piaciuto il tema proposto da mammafelice per questa caccia al tesoro.
Riflettere su tutte quelle situazioni che a volte ci capitano quotidianamente a volte più raramente che rendono la vita meravigliosa.
Inizio oggi a scriverne qualcuna, perchè sono fortunata e mi basta poco per essere felice, ma cercherò col tempo di aggiornare l'elenco.
  1. Il bacio di buogiorno della Simpatica Canaglia
  2. Il primo sorriso della giornata di papi Miki
  3. Il profumo del caffè di prima mattina
  4. La carica di energia dei miei studenti
  5. I saluti accoglienti dei miei colleghi di Mantova
  6. Le brevi telefonate quasi quotidiane con mia mamma
  7. L'odore del pane appena sfornato che si sente vicino ai forni
  8. Sfogliare l'album delle fotografie e accorgermi di quanta strada ho percorso
  9. Leggere un libro in una casa silenziosa
  10. Andare a un concerto dei Subsonica
  11. Lasciarmi commuovere e piangere come una bimba guardando un film (ieri è successo riguardando per l'ennesima volta "La meglio gioventù"
  12. Poter stare vicino al mare, respirarne l'aria e tuffarmi nell'acqua Tiepida possibilmente
  13. Mangiare in piacevole compagnia cibi preparati con amore
  14. Guardare la Simpatica Canaglia che coccola un bambino più piccolo
  15. Essere baciata dietro il collo (brrr brividi) 
  16. Una chiacchierata con le amiche del cuore (D. e F.)
  17. Riuscire a far piacere/capire la chimica ad almeno 5 studenti per classe


    venerdì 22 luglio 2011

    Abbiamo tratto il dado: visita alla foce del Rubicone

    Mercoledì tempo incerto, quel baldo giovane di papi Miki ha avanzato due proposte: biciclettata a S.Mauro Mare alla foce del Rubicone o andare al parco e provare a togliere le rotelline alla bicicletta della Simpatica Canaglia.

    La foce vista dal ponticello
    Sono profondamente pigra ma non ne volevo proprio di passare la mattinata a consolare un bambino in lacrime, inondarlo di disinfettante, ricoprirlo di cerotti e minimizzare le frustrazioni di un padre ciclista dilettante causa figlio un po' pelandrone.

    Vada per la prima.

    Nei miei primi 40 anni anni di vacanze a Cesenatico, non ero mai stata incuriosita da questa storica zona, ma da un po' di tempo il pupo mi chiedeva di continuo come fosse la foce di un fiume: probabilmente l'ha collegato al Po, che come gli ho spiegato è il grande fiume che attraversa il nord Italia (e che mammozza attraversa nei suoi su e giù) porta tutte le foglie e i legnetti (e purtroppo non solo questi) che troviamo sulla riva.

    Inforcate le biciclette in mezz'ora, schivando i vari turisti che in vacanza tendono a dimenticare le regole della strada, arriviamo al ponte sul Rubicone.


    Niente di che ma abbiamo approfittato per tirare il naso al busto Giulio Cesare, era tutto lucido e mi piace pensare che per qualche leggenda metropolitana porti fortuna.
    Il nostro caro Giulio

    venerdì 15 luglio 2011

    Prima possibilità fallita

    Come temevo anche quest'anno niente trasferimento.
    Fra poco mi potrò giocare la seconda e ultima possibilità per non far ripetere alla simpatica canaglia un altro anno di mamma pendolare.
    Urge la massima dose di C..O (quando ce vo ce vo) possibile
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