Se vuoi puoi..

domenica 27 novembre 2011

"Not a box" o giochiamo con le scatole

Oggi non posterò "Gli esperimenti della Domenica" perchè Simpatica Canaglia è dai nonni. Ieri però siamo stati ad un laboratorio organizzato dallo Spazio Bradipo. Il tema era come riutilizzare le scatole di cartone. Materiale affascinante, versatile e molto economico su cui ho creato anche un'apposita lavagna su Pinterest.
Il laboratorio è iniziato con la lettura di questo libricino:
(qui un'intervista all'autrice)
TITOLO: Not a Box
EDITORE: HarperCollins
PAG: 32
IBSN: 9780061123221 
ETA' CONSIGLIATA: dai 2 anni
Dentro c'è ........

Dopo la lettura, molto gradita dai bambini presenti, ci siamo accomodati bambine, bambini, mamme e papà attorno a un tavolo appositamente apparecchiato con colori di vario genere, scotch colorati, forbici, taglierino, "bucatrici" (suggeritemi come si chiamano) grandi e piccole, colla, un Makedo freeplay kit (probabile regalo di Babbo Natale per Mammozza) ma soprattutto scatole di cartone.


Al lavoro dunque
Cosa credete cha abbia voluto costruire Simpatica Canaglia ....... no non era una macchina ma quasi. Siamo partiti con l'idea di creare un autobus per poi dirottarci verso una nave che emette profumo di erba tagliata.
Abbiamo preso la nostra scatola, ho ritagliato i finestri che SC ha poi colorato di blu, intanto con dei ritagli rotondi e quei chiodini azzurri SC creava e colorava le ruote che poi non ci sono servite. Con due cerniere presenti nel kit, abbiamo costruito la prua della nave e poi aggiunto la ciminiera decorata con lo scotch verde (l'erba). Intorno a noi qualcuno progettava aerei, realizzava bambole ad altezza naturale e coniglietti, un gran lavoro di forbici, colla e scotch e un gran divertimento per grandi e bambini. Ecco la sfilata parziale dei lavori. 
(La nostra barca è quella al centro)


Alla fine un'ottima cioccolata calda ha deliziato i palati di tutte le maestranze.
Grazie alle bradipe per aver organizzato questo divertente laboratorio.
E visto che siamo partiti da un libro ne approfitto per partecipare anche questa settimana all'iniziativa dei venerdì (va bè per noi domenica) del libro di homemademamma.
Aggiornamento fotografico:
Ecco la Giaif in tutto il suo splendore
 

mercoledì 23 novembre 2011

Mammozza ha fatto ordine

Ecco cosa c'è dentro le scatole blu, per ora la divisione è questa:
  1. Attrezzi
  2. Pittura
  3. Recupero carta
  4. Nastri e stoffe
  5. Oggetti riciclabili
Ma cosa conbtengono esattamente?
Scatola n°1: attrezzi vari


  • Macchinetta per fare i buchi
  • Confezione maxi di colla vinilica
  • Pistola per colla a caldo con cartucce
  • Occhiellatrici
  • Forbici normali e con taglio sagomato
  • Taglierino (ne voglio uno con lama più grossa)
Scatola n° 2: pittura


  • Set di pennelli a punta tonda e a punta piatta (non professionali)
  • Colori acrilici normali e perlescenti
  • Pennarelli normali (scarti di Simpatica Canaglia)
  • Pennarelli indelebili rosso, nero, blu e verde a punta tonda e piatta
  • Pennarelli indelebili colori insoliti: giallo, viola, argento, oro
  • Pennarelli per stoffa
  • Acquarelli
  • Colori Glitter
  • Porporina oro (dovrei avere in giro anche la rossa e comprare quella argento)
  • Pastelli a cera
  • Gessetti bianchi e colorati 
Scatola 3:recupero carta

  • Contenitori per uova
  • Vassoio torta di carta
  • Strisce di carta delle torte
  • Strisce di carta colorate avanzate dalla sala stampa della scuola di Mantova (anche se non mi leggeranno mai grazie per aver accontentato le mi richieste di riciclo)
Scatola n°4: nastri e stoffe



  • Tutti i resti delle boboniere di matrimoni, battesimi, cresime
  • Qualche nastro grande che ha impacchettato i regali dell'ultimo compleanno di Simpatica Canaglia
  • Stringhe da scarpe di errato acquisto
  • Calze della befana
  • Un cestello portapane di stoffa ecrù mai usato
  • Resti di pantaloni accorciati
  • Qualche nastro nuovo
Scatola n°5: oiggetti riciclabili


e qui troviamo gli oggetti spesso vilipendiati da papi Miki:
  • Vagonate di conchiglie recuperate in riva al mare (sono ricordi di momenti felici miei e di SC)
  • Capesante di cui abbiamo mangiato il mollusco al ristorante e con nonchalance ci siamo portati via.
  • Tappi di plastica di vari colori donatici da amici e parenti
  • 1 tappo di sughero (materiale molto prezioso, ma durante le cene e le feste mi dimentico sempre di accalappiarli)
  • Fiori di stoffa
  • Pigne
  • Ghiande raccolte da SC
In un altro armadio ho concentrato la carta "nuova"
  • carta da regalo
  • carta da pacco avana e bianca
  • carta crespa e velina
  • fogli di carta colorati
  • cartoncini colorati
  • scatole di cartone leggero (pasta, biscotti) e pesante 
  • taglierina
  • plastificatrice
Ora chiedo a chi leggerà questo post di consigliarmi quali altri materiali procurami per (far disperare ancora di più papi Miki) arricchire la collezione di strumenti e materiali "creativi".
Per ora so che vorrei comprarmi:
  • Gomma crepla
  • Occhi mobili
  • Feltro o panno lenci
     

    martedì 22 novembre 2011

    Babbo Natale Riciclone

    Ero alle prese con il calendario dell'avvento chesicuramente non finirò in tempo, quando è venuto fuori questo lavoretto veloce veloce e soprattutto molto riciclone

    Occorrente:


    • un barattolino di yogurt da bere
    • un tappo di plastica bianco
    • cotone idrofilo
    • un triangolino di carta rossa e un cerchietto di carta bianca (io ho usato un depliant pubblicitario)
    • colla vinilica
    • acrilico rosso
    • pennarelli indelebili a punta fine nero e rosso
    Procedimento:
    • Colorare  con l'acrilico rosso il barattolino dello yogurt
    • Quando il colore è asciutto attaccare con la colla vinilica tre pezzettini di cotone idrofilo arrotolati a mò di pallina

    • Disegnare sul tappo con i pennarelli indelebili gli occhi, il naso e la bocca di Babbo Natale
    • Attaccare  un pò di cotone per fare la barba
    • Attaccare sul vertice in alto del triangolino il tondino bianco e attaccare il tutto al tappo a mò di cappello
    • Appoggiare o incollare il tappo al collo della bottiglietta

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    Mammozza metti in ordine!....

    .....mi ripete sempre papi Miki.
    Non so come faccia, vada per Simpatica Canaglia che è ancora un pupetto e che quindi ha diritto di essere disordinato, ma una mamma nooo, non dovrebbe esserlo e se anche lo fosse, dovrebbe combattere con tutte le sue forze questa insana forza del destino.
    Ma Mammozza non molla, sa che nonostante la dedizione di papi Miki alla precisione e all'ordine, l'ENTROPIA vincerà sempre e così continua a crogiolarsi nel suo caotico casino, in cui trova sempre tutto.... magari dopo qualche anno (capita, capita!)
    Però la tranquillità familiare va rispettata, stanca di incavolarmi per le mie cose che il suddetto papi butta via se sprovviste di collocazione propria, ho cercato di porre un minimo rimedio.
    2 Lunedì mattina fa, mi sono fiondata all'Ikea e ho comprato un pò di queste scatole che erano in offerta (devo averle pagate circa 1.5 € la confezione da 2) che si incastravano a perfezione nell'armadio modello Besta che abbiamo in corridoio
    Il pomeriggio mi sono messa a montarle, riempirle ed etichettarle.
    Questo è il risultato


    Anche Papi Miki ha apprezzato!

    Domani post sul contenuto con richiesta di consigli

    domenica 20 novembre 2011

    Gli esperimenti della Domenica: sommergibile o sottomarino?

    Chi conosce la differenza tra sommergibile e sottomarino alzi la mano!
    Io non la conoscevo.
    Mi ha illuminato una puntata di Superquark andata in onda a fine agosto
    (ho provato anche sul sito di superquark ma il mio pc fa fatica a scaricare questo video spero voi ci riusciate).
    I sommergibili sono nati per navigare in superficie ma possono anche immergersi con un calo delle prestazioni.
    I sottomarini, invece, sono stati progettati per dare il meglio di sè sotto il livello del mare.
    Ma come faranno questi mezzi a immergersi e a emergere dai fondali marini? Lo abbiamo verificato durante il bagnetto.
    Occorrente:
    un bambino a cui piace fare il bagnetto
    una vasca da bagno in cui adagiarlo
    acqua per riempirla
    almeno 3 bottiglie di plastica (meglio se colorate)
    Procedura:
    Riempire 2 bottiglie di plastica, una interamente, l'altra a metà
    Adagiare le 3 bottiglie nella vasca da bagno (con acqua e bambino euforico per l'esperimento)
    Osservare cosa succede:
    La bottiglia rosa, quella piena si deposita sul fondo -> immersione -> sottomarino. In gergo tecnico si chiama assetto neutro
    La bottiglia incolore, vuota, galleggia completamente -> emersione -> sommergibile. In gergo tecnico se fosse un sottomarino si direbbe assetto positivo


    La bottiglia grande blu, piena è in immersione
    La bottiglia piccola blu, piena a metà, si dispone in maniera strategica: la zona in cui si concentra l'acqua affonda, mentre dove c'è l'aria galleggia.


    Insomma abbiamo capito che un oggetto di plastica può galleggiare o affondare a seconda che sia più o meno riempito con acqua. Sarà proprio questo il sistema usato dai sottomarini per immergersi o emergere? :-)
    La simpatica canaglia si è divertito un mondo a riempire e svuotare le bottiglie, urlava gioioso "Affonda, galleggia!", è voluto rimanere a mollo un bel pò.
    Vista la sua passione per il mare e per tutto ciò che vi si muove intorno, spero di poterlo portare presto all'Acquario di Genova e a Galata - Museo del mare per poter ammirare il sottomarino Nazario Sauro.
      
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    venerdì 18 novembre 2011

    I venerdì del libro: "Le altre Cenerentole"

    Il libro di questo venerdì è
    TITOLO: Le altre Cenerentole
    EDITORE: Sinnos
    PAG: 40
    ETA' CONSIGLIATA: dai 7 anni
    ISBN:-13: 978-88-7609130-4
    More about Le altre cenerentole
    La storia di Cenerentola che conosciamo è solo una delle 345, è la vesrione francese (scritta da Charles Perrault nel 1696) da cui la Disney ha tratto uno dei suoi più famosi cartoni animati. 
    In questo albo sono raccolte altre 6 versioni: una cinese e vietnamita, una dei Balcani, una dal mondo Arabo, dalla Sardegna, dalla Sicilia e quella preferita da Calvino.
    Si evince che la favola presenta dei temi comuni a tutte le latitudini e a tutte le epoche: ragazzina orfana di madre con matrigna e sorellastra brutta e cattiva, che viene aiutata da un elemento magico a emergere con tutta la sua bellezza e bontà e a sposare, dopo aver perso una scarpa, un uomo bello, ricco e potente.
    Quello che cambia sono le ambientazioni, gli elementi magici (un Budda, una mucca-madre, un pesciolino rosso) e la forma della scarpa (sandali, zoccoletti di fattura e materiale diverso).
    Insomma da che mondo e mondo le ragazze hanno sempre sognato di sposare un uomo bello, ricco e potente (oddio mi ricordo che qualcun'altro, in tempi più recenti espresse lo stesso concetto. Su questo assioma non mi ritrovavo nemmeno da bambina. Tuttavia non bisogna fermarsi allo stereotipo delle aspettative femminili che da millenni si è imposto (grazie al genere maschile) per apprezzare questo albo. E' bello leggere e immaginare ambientazioni esotiche e ritrovare storie familiari. Sarebbe utile potre partire da un testo del genere per potre parlare di integrazione e di cultura multietnica.
    Le illustrazioni sono semplici e delicate, tecnica mista matita o carboncino e collage.
    La casa editrice, che conoscevo solo per nome, ho scoperto essere una cooperativa nata nel 1990 nel carcere di Rebibbia e tutt'ora si occupa di reinserimento di persone svantaggiate e gestita praticamente da tutte donne, valori aggiunti di questo progetto editoriale.
    Documetario sull'attività di Chiara Carrer servizio su una mostra delle sue opere in provincia di Savona
    Questo è l'ultimo dei 4 albi ricevuti in regalo dalle bravissime libraie di Centostorie

    domenica 13 novembre 2011

    Gli esperimenti della domenica: cromatografia di coloranti alimentari

    Oggi parte una nuova rubrica: "Gli esperimenti della Domenica".
    Tutto parte dall'invito di Palmy del blog Mens Sana di proporre argomenti che permettesero di imparare attraverso il cibo.
    Con Simpatica Canaglia, prezioso aiutante e apprendista scienziato, abbiamo esaminato la composizione di alcuni coloranti alimentari tramite la cromatografia su carta.
    In cosa consiste questa tecnica:
    qualche goccia delle sostanze che si vogliono separare viene deposta all'estremità di un rettangolo di carta da filtro (fase stazionaria). Si pone il rettangolo di carta in un contenitore con un dito di acqua o di un altro liquido (fase mobile) in modo che l'acqua possa salire lungo la carta per capillarità. Le sostanze hanno diversa tendenza a rimanere "attaccate" alla carta o a lasciarsi trasportare verso l'alto dal fronte della fase mobile. In questo modo vengono separati i componenti che costituiscono la miscela colorante. Si usano in genere sostanze colorate (il termine cromatografia deriva dalle parole greche khrômatos - colore e graphía - scrivere) ma è possibile utilizzare questa tecnica con sostanze visibili all'UV o che si colorano reagendo con reattivi opportuni.
    Fine della dissertazione chimica
    Scopo dell'esperimento:
    • identificare quanti componenti sono presenti in un colorante alimentare
    • osservare il fenomeno della capillarità
    Cosa abbiamo usato:
    • carta da filtro, ma si può usare la carta assorbente che si trova in cartoleria, negli USA usano la carta per filtrare il caffè, ma non so se si trova in Italia
    • coloranti alimentari rosso, blu e verde
    • Forbici e matita
    • Contenitori di vetro
    • Acqua
    Procedimento
    • SC ha ritagliato dei rettangoli di carta da filtro seguendo le line fatte da Mammozza con una matita

    • con una cannuccia abbiamo prelevato un po' di ogni colorante

    • li abbiamo deposti (è il termine corretto) uno accanto all'altro, all'estremità del rettangolo

    • Abbiamo posizionato il rettangolo di carta da filtro nel vaso di vetro in modo che la carta toccasse l'acqua
    • Abbiamo aspettato che il fronte della fase mobile salisse piano piano fino a quasi l'estremità superiore quindi abbiamo tolto la carta e l'abbiamo fatta asciugare


    Osservazioni di Simpatica Canaglia:
    • i colori si sono spostati
    • non c'è più il verde, al suo posto ci sono il giallo e un azzurrino
    Osservazioni aggiuntive di Mammozza:
    • La distanza a cui arriva la macchia a parità di fase stazionaria (nel nostro caso il tipo di carta) e di fase mobile (per noi acqua) è caratteristica di ogni sostanza. Potri azzardare che il colorante verde contenga lo stesso azzurro che costituisce il colorante blu.
    Utilizzando lo stesso procedimento abbiamo provato ad osservare i componenti dei colore di carote, spinaci e pomodori
    Ma il risultato è stato molto molto deludente

    Le cause che ipotizzo sono due
    • la bassa concentrazione di sostanze coloranti che siamo riusciti a estrarre dagli alimenti (usando alcol etilico puro probabilmente avremmo estratto una quantita maggiore di coloranti in quanto generalmente questi non sono molto solubili in acqua)
    • la fase mobile non era corretta, in letteratura usano miscele di alcol etilico e acetone, ma volendo lavorare con SC ho preferito usare sostanze non pericolose.
    Decisamente migliori i risultati con i pennarelli



    Questo post partecipa all'iniziativa di Mens Sana


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    venerdì 11 novembre 2011

    I venerdì del libro: "Favole" di Esopo, illustrato da Simone Rea

    Oggi è il turno del terzo libro donatoci dalle libraie di Centostorie:

    TITOLO: Favole
    AUTORE: Esopo
    ILLUSTRATORE: Simone Rea
    EDITORE: Topipittori
    PAG: 48
    ETA' CONSIGLIATA: 6 anni
    IBSN: 978 88 89210 64 2
    Chi era Esopo?
    Esopo (qualche cultore di studi classici mi potrebbe precisare dove cade l'accento per favore?) fu uno scrittore greco vissuto nel VI secolo a.C. Della sua vita si sa poco, pare fosse uno schiavo, forse di origine africana, che arrivò a Samo e ottenuta la libertà, iniziò a viaggiare per la Grecia. Qualcuno tuttavia mette in dubbio la sua esistenza, ipotizzando che le sue celeberrime Favole siano in realtà frutto di più autori.
    Le favole a lui attribuite sono poco meno di 400 (in questo albo ne sono state raccolte solo una ventina) i cui protagonisti sono animali, piante o dei. Sono storie brevi molto semplici in cui vengono messe in evidenza le virtù e le debolezze del genere umano e che si concludono in modo da evidenziare una morale.
    Chi è Simone Rea? 
    E' un giovane (classe 1975) illustratore (nel suo blog potrete vedere alcune delle tavole presenti nel libro) che ha già raccolto diversi premi, ultimo in ordine cronologico, la menzione d'onore o secondo posto alla mostra biennale dell'illustrazione per bambini che si tiene a Lisbona e che si è chiusa proprio nei giorni scorsi.
    Vi consiglio di passare anche dal blog "Le figure dei libri" in cui è presente un post molto interessante sulla sua tecnica decorativa.
    Sul blog Centostorie potete invece leggere breve intervista.
    L'opinione di Simpatica Canaglia
    Non l'ha gradito molto questo albo! All'inizio è stato colpito dal grande formato e dai colori carichi delle illustrazioni ma dopo averlo letto insieme in due sere diverse, non lo ha più richiesto
    L'opinione di Mammozza.
    Esopo è un pugno nello stomaco, ti riflette quelli che possono essere i tuoi difetti, li evidenzia con sarcasmo e precisione. Sono favole spietate in cui un figlio troppo amato viene ucciso soffocato dall'amore materno, mentre il fratello trascurato può continuare a vivere.
    Anche per me non è stata una lettura piacevole, forse Simpatica Canaglia lo ha colto.
    Tuttavia le illustrazioni sono preziose, mi ricordano le tavole, mi pare del '200 (salgono in superficie alcuni vaghi ricordi del liceo), forse della scuola di Giotto, in cui lo sfondo non era descritto nei particolari ma coperto da un'unica campitura di colore, allo scopo di far risaltare le figure in primo piano e non distolgere l'attenzione.
    Gli sfondi virano dal rosso sangue a varie sfumature di grigio e ocra.
    Poi ci sono gli animali, antropoformizzati (anche se per due volte compaiono particolari umani), un po' inquietanti, spesso dallo sguardo vacuo. Alcune sono immagini forti, così come le storie narrate, non sono le solite, più tranquilizzanti, che si trovano nei libri per bambini, un po' mi hanno destabilizzato.
    E' un libro che colpisce, almeno così l'ho percepito io, non credo possa essere adatto a tutti. Per ora lo metto da parte, sfogliandolo in altri momenti forse ne riceverò emozioni diverse.

    Questo post aderisce all'iniziativa i "Venerdì del libro" di homemademamma

    giovedì 10 novembre 2011

    A casa di Simpatica Canaglia è già Natale

    In questo ultimo periodo, complici un anno scolastico in più e l'influsso creativo del blog,  Simpatica Canaglia si dedica sempre più spesso ai lavoretti, che incomincia ad organizzare da solo, e al disegno. Quando vado a prenderlo all'asilo tira fuori dal suo cassetto sempre due o tre fogli di recupero un po' spiegazzati con coloratissimi disegni di macchine, aerei e barche. Ogni giorno le sue opere si arricchissimo di particolari: strisce colorate, finestrini, uccelli, semafori.
    Oggi dal suo cassettino è saltato fuori un albero di Natale che tornati a casa ha ritagliato con lo scopo di appenderlo al nostro albero come decorazione.
      Qualche considerazione:
    1.  Per quanto riguarda la tempistica, non ha preso da me, io farò dopodomani quello che avrei potuto fare ieri
    2. Il MIO albero di Natale è off limits e si decora come voglio IO. Per le altre decorazioni mi toccherà inventare e allestire qualcos'altro
    3. Il pupo cresce e quando mi ha regalato l'altro disegno a tema natalizio mi sono commosa nel rendermi conto come le sue capacità si stiano arricchendo e sviluppando. Oltretutto dopo aver scannerizzato il disegno a voluto aggiungerci un cuoricino: donne dove lo troverò mai più un uomo così romantico?
    Dimenticavo, il disegno rappresenta Babbo Natale vicino con la sua macchina che può andare sia sulla neve sia sul ghiaccio mentre sta nevicando.


    lunedì 7 novembre 2011

    Zucche

    E' saltata fuori un po' di nostalgia di Mantova: mi mancano i famosi tortelli con la zucca. Siccome mi riprometto spesso di imparare a farli secondo la ricetta di mia madre, ma altrettanto spesso accampo scuse per non mettermi a tirare la sfoglia, ho cercato di rifarmi contornandomi da zucche.
    All'estrema destra c'è la nostra zucca di Halloween, la poverina ha voluto farsi fotografare di spalle perchè si vergogna delle numerose muffe che le sono cresciute addosso.
    In primo piano si stagliano in tutta la loro bellezza, le piccole zucche decorative che sono cresciute nel nostro orto, grazie ai semi mandateci nientepopò di meno da KeAle del duo Kemate, grazie alla primaverile iniziativa dell'altro geniale duo mamma F.&C. di Nati per delinquere.
    In fondo con una fisicità meno appariscente, ma ugualmente dotata di un sottile fascino, lei, la unica la sola protagonista della nostra cena!
    Per la cronaca un'ottima pasta zucca e salciccia (detta alla bolognese)
    Non ho molte idee su come impiegare queste zucchette decorative se non usarle come decorazione appunto! Di queste una è proprio buffa sembra un uccello acquatico, tipo anatra o cigno, non trovate?

    Non so cosa sia successo ma in questo momento 21.02 del 07/11/2011 il lay out del blog è in palla, è partito lo sfondo è completamente verde acqua. Rivoglio le mie nuvole!!!
    Ore 21.21 dello stesso giorno, le nuvole sono tornate a casa.... saranno mica pendolari pure loro?
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