Se vuoi puoi..

lunedì 26 marzo 2012

Gli esperimenti della domenica: occupa più spazio l'acqua o il ghiaccio?

Su suggerimento di nonna Vagabonda in visita a Bologna, abbiamo realizzato questo esperimento per verificare se l'acqua quando ghiaccia cambia o meno di volume.
Materiali:
  • un vecchio biberon graduato 
  • acqua del rubinetto
  •  pennarelli indelebili rosso e nero
Tempo impiegato: quello che serve per far ghiacciare l'acqua

Abbiamo riempito con un po' di acqua del rubinetto il vecchio biberon, segnando con un tratto di pennarello indelebile il livello raggiunto
Lo abbiamo messo nel congelatore e abbiamo aspettato. Ieri sera ce ne siamo dimenticati, oggi invece ...
Per evidenziarlo meglio abbiamo segnato il livello raggiunto dal ghiaccio e ... effettivamente....
l'acqua ghiacciando occupa più spazio!
Volendo è possibile dare anche un'idea spannometrica di quanto: 25 mL sui 225mL di partenza, quindi circa l'11%. 
La spiegazione di questo fenomeno è piuttosto complessa. Riguarda la capacità dell'ossigeno e dell'idrogeno, presenti nella molecola dell'acqua, di formare delle interazioni tra le diverse molecole, quando l'acqua passa allo stato solido, queste interazioni mantengono le molecole più distaziate di quanto dovrebbero.
Questo fenomeno che è tipico dell'acqua (in generale le sostanze con l'abbassarsi della temperatura si comprimono), per noi è una gran fortuna. Pensate a cosa succederebbe ai pesci se il ghiaccio non galleggiasse sull'acqua liquida.
 
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domenica 25 marzo 2012

I venerdì del libro:"In visita al cantiere"

In ritardissimo per questo Venerdì del libro, propongo il regalo che nonna 'Zdora ha fatto a Simpatica Canaglia sabato scorso.
AUTORI: P. Mennen, W. Metzger
TITOLO: In visita al cantiere
CASA EDITRICE: La Coccinella
PAG: 18
ETA' CONSIGLIATA: da 5 anni
ISBN: 978-887548687-7
Questa collana di libri è una delle preferite dalla canaglietta sia per i temi trattati, sia per la presenza di alette e finestrelle da sollevare che rendono più interattiva la lettura.
E' stato buffissimo assistere alla scelta del regalo. In libreria, la canaglietta, si arma di coraggio e chiede alla libraria un libro sulle macchine. La signorina gli chiede come lo vorrebbe e incomincia ad osservare i vari scaffali, io mi faccio tirar giù "Le macchine" di Munari maeffettivamente è troppo da grandi, poi gli fa vedere questo volume. Simpatica Canaglia lo prende e lo bacia (il libro proprio, mica la libraia), "Voglio questo" dichiara serio. Deciso nei gusti il ragazzo! 

martedì 20 marzo 2012

Ore d'aria

Post da donna non da mamma, ma a volte salta fuori anche questa parte nascosta.
Per motivi vari da quando abito a Bologna, sono stata pochissime volte in centro e mai da sola. Oggi, non lo sapevo quando sono partita da casa, l'ho fatto ed è stata una boccata d'aria.
Avevo un appuntamento per delle cose che spero cambino abbastanza drasticamente la mia vita (no lavoro e no chirurgia plastica, nemmeno amante).
Con l'autobus sono passata per il centro e ho visto il tendone di una importante Casa Editrice che gestisce anche librerie dedicato alla fiera del libro per ragazzi.
Ho usato i miei neuroni per calcolare se avrei avuto il tempo di fermarmi, era in programma che il pupo lo prendesse la nonna 'Zdora e a casa ci sarebbe stata la nonna Vagabonda, famiglia sistemata.
Fatto! Al ritorno scono scesa alla fermata "Due torri" e ho cominciato a respirare (va bè c'era anche un bel po' di ossidi di azoto e PM 10) ma ho potuto godere di emozioni che da un po' non sentivo.
La prima tappa: un negozietto di tre vetrine molto luminoso pieno di carte di tanti colori, texture e pesi appese, album di fotografie, biglietti di auguri e cordoncini. lampade fatte con una carta a rete.
Seconda tappa: un negozio di giochi e attrezzture scientifiche per bambini. Telescopi, mappamondi, miniplanetari, set per crescere piante e osservare ecosistemi, libri e puzzle. Qui comprerò i prossimi regali per Simpatica Canaglia
Terza tappa: la mitica Libreria per Ragazzi Giannino Stoppani, luogo di culto per i bolognesi e non solo. Mi sono persa un bel po' in quelle stanze con boiserie di libri italiani e stranieri. Accarezzavo, prendevo e sfogliavo. Intorno a me qualche bimbo e diversi stranieri.Ci voglio assolutamente tornare con il pupo.
Quarta tappa: poco più avanti il tendone cha ha determinato la mia fuga dalla routine. Girato due volte. Tavolini altezza bimbo con un buco al centro pieno di mattoncini lego. Intorno concentratissimi bimbi al lavoro. Un autore lasciava autografi e dediche ai suoi piccoli fan.
Purtroppo ero in giro con pochissimi soldi e il bancomat fuori uso da qualche giorno causa mancanza lettura avviso sostituzione. 10 € a disposizione e tutto quel ben di dio... forse è stata una fortuna altrimenti sarei andata in rosso già con la prima tappa.
Ho pensato ovviamente alla mia piccola canaglia, alle sue domande impellenti che esigono risposte semplici a precise e come una cascata ne generano molte altre.
Ieri abbiamo iniziato a discutere perchè le navi galleggiano anche se sono di ferro e siamo arrivati a di cosa è fatta l'aria.
Ho comprato questo
Mi sono incamminata verso la fermata dell'autobus ancora con il sorriso.
In macchina verso casa sono ricomparsi l'inquietudine, il nervosismo, la frustrazione.
Sì c'è qualcosa che non va!
 

lunedì 19 marzo 2012

Costruire libri 3: festa del papà

Ieri, giornata dedicabile al riposo e alla rigenerazione, è stato un giorno pieno di idee che si sono poi quasi tutte concretizzate.
Mi sono sentita una terrena dea Kalì: in una stanza scrivevo il post sugli sperimenti, dopo qualche battuta controllavo la cottura del cavolfiore (uno dei progetti era mangiare a cena l'insalata di rinforzo), portavo il latte con i biscotti all'infortunato affinchè potesse prendere una delle sue medicine, consigliavo e ammiravo il lavoro che la Simpatica Canaglia stava realizzando per il suo papà.
Per la Festa del papà avevo idea di realizzare un libricino di foto, frasi e decorazioni in stile scrapbooking, ma la canaglietta mi ha preso in contropiede e se l'è praticamente gestito da solo (notare la rilegatura a destra, non c'è stato verso di fargliela mettere a sinistra, chissà come mai?).

Il tema del libro autoprodotto è "Lo schiacciasassi": nasce dal regalo fattogli da nonna 'Zdora sabato pomeriggio.
La canaglietta ha pensato di realizzarlo come libro-gioco, così il suo papà non si sarebbe annoiato in questi giorno di riposo forzato.
  • La copertina prevede il nome del destinatario, una figura doppia della collezione animali in questo periodo distribuita in una grande catena di distribuzione (siamo facili vittime del marketing noi), con attribuzione delle nostre personalità ad una famigliola di pinguini, la data di creazione del libro e la data di consegna del regalo.
  •  Seconda pagina: il labirinto. Quale strada dovrà scegliere lo schiacciasassi per tornare a casa?

  •  Terza pagina: impara a contara. Papi Miki dovrà scrivere nell'apposita casella la cifra corretta rappresentante la quantità degli oggetti disegnati: strade e schiacciasassi.


  • Quarta pagina: associa l'ombra. Quando mi ha detto che lo avrebbe fatto, non ero sicura ci riuscisse, invece è perfetto


  • Quinta pagina: questo è il mio piccolo intervento. Abbiamo scaricato questo programmino gratuito con cui ogni tanto il pupo gioca. Permette di disegnare usando il PC, a disposizione, tra tante opzioni, c'è la possibilità di disegnare su uno sfondo preimpostato. Abbiamo scelto il puzzle, disegnato uno schiacciasassi, stampato, plastificato, ritagliato le tessere e infilatele in una busta. Oppure potete usare questo, disegnarci sopra, plastificare e ritagliare.Noi lo abbiamo stampato su carta normale, vi consiglio di usare un cartoncino per dargli maggiore spessore e consistenza.
  • Gadget: un segnalibro personalizzato ottenuto ritagliando a un quotidiano, l'immagine di una macchina, incollatala su un cartoncino leggero e plastificata. (Di questi gadget la canaglia ne sta realizzando una serie infinita).
 

  • Retro copertina: cartoncino leggero
Abbiamo forato i fogli, infilato qualche filo di rafia, fatto il fiocco e voilà!

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domenica 18 marzo 2012

Gli esperimenti della domenica: costruiamo la bilancia

Stamattina Simpatica Canaglia ha pensato bene di svegliarsi alle 6.40, spesso lo teniamo a letto con noi per un po' di coccole. Niente!
A volte si chiude letteralmente in camera a giocare senza disturbare (c'è un corso apposta per addestrare le canagliette a far questo). Niente!
"Mamma mamma, dobbiamo costruire una bilancia". 
"Come una bilancia tesoro? E' troppo presto, il cervello di Mammozza non si è ancora svegliato, torna a letto"
"No, mamma senti cosa ci serve: dei legnetti, del filo e delle bacinelle di plastica. Dai mamma è facile. Svegliati che lo facciamo!"
"OH Canaglietta! Mammozza ha sonno, sono stati giorni tosti, non ho voglia di uscire alle 7 di mattina dell'unico giorno in cui mi posso svegliare un po' più tardi, per andare nei campi a cercare legnetti! Più tardi ci ragioniamo"
....... tempo 5 minuti .........
"Senti Canaglietta, come l'avevi progettata sta bilancia?"
La sua idea era abbastanza buona: poggiare un legnetto su una bacinella di plastica capovolta, attaccarci dei cordini alle cui estremità avremmo dovuto legare altre due bacinelle in cui mettere gli oggetti da pesare.
Sapendo che il tempo in questi giorni è più che mai prezioso, dovendo accudire lo zoppetto e dovendo svolgere anche le mansioni casalinghe che con spirito collaborativo si sciroppava, ho cercato subito di modificare il suo progetto, tenedo però a mente che in tempi migliori proveremo anche la sua versione.
Mi ricordavo di questo e di questo ma poi ho trovato questa bilancia che è di tutt'altro livello.
Abbiamo usato
  • Una gruccia appendiabiti
  • cordoncino
  • 2 scodelle di plastica leggera
  • forbici
  • occhiellatrice
Ho fatto due fori in ogni scodella con l'occhiellatrice, facendo in modo che fossero (+ o -, all'incirca) diametralmente opposti.
Ho tagliato due pezzi esattamente uguali di cordoncino, ciascuno è stato infilato in uno dei due fori, fatto passare attraverso la scanalatura presente nella parte bassa della della gruccia e annodato dopo averlo fatto passare nel foro opposto.










Pronta per l'uso: chi si offre per primo?
Le inseparabili macchinine della canaglietta!

Possibili e futuri sviluppi
  • creare una tabella o una griglia per una organizzare i risultati di una possibile "gara": dobbiamo trovare la macchinina più leggera e quella più pesante;
  • provare a trovare la portata (massimo valore della grandezza che lo strumento è in grado di misurare) e la sensibilità (più piccola grandezza necessaria a causare uno spostamento apprezzabile della scala dello strumento) della nostra bilancia homemade.

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mercoledì 14 marzo 2012

Rovinarsi Crescendo 2

Questa è lei la scabrosa futura Mammozza, che nonostante potesse andare nel bagno situato nella casina dietro le due macchine parcheggiate, preferì godere del bucolico piacere di espellere i suoi liquidi in mezzo all'erbetta e alla terra battuta di un boschetto cittadino.
L'iniziativa a cui partecipa questa iniziativa si chiama "Rovinarsi Crescendo day 2", adesso però mi limito, la pipì open air la faccio solo nei prati deserti delle campagne, per amore di decenza!


Un po' di ricordi raffazzonati dalla memoria.
Sono al mare, al mio amato mare, ho circa 4 anni, in pieni anni settanta, la macchina grigia a destra è la mitica Passat che ci tenemmo fino agli inizi degli anni novanta (durò ben 17 anni), quando mio padre ci lasciò e la mamma la vendette (dice lei) a una rallysta.
Il boschetto di cui tranquillamente approfitto per i miei impellenti bisogni è uno dei miei luoghi preferiti, tanto verde per riposare gli occhi pieni del sole estivo, un spazio grande in cui correre, un deposito prezioso di legnetti secchi e pigne con cui accendevamo il barbecue, panchine su cui ho dato i primi baci (non proprio su quella di fronte casa però!).
Notate le scarpe... ortopediche ovviamente, chi di voi giovani nati nei settanta ne è rimasto immune?
Perchè ho scelto questa foto? Colpa sua


lunedì 12 marzo 2012

Grazie per il premio

Con immenso ritardo voglio ringraziare Silvia del blog "Officina delle favole" per aver pensato anche a me nell'attribuire questo premio.
Ho scoperto solo recentemente che Silvia si è perfezionata in letteratura per l'infanzia.
Non attribuirò questo premi a 5 blogger come vorrebbe la tradizione, ma a tutte le persone che amano leggere che passeranno di qui.

domenica 11 marzo 2012

Gli esperimenti della Domenica: forze, suono, movimento

Nell'esperimento di oggi, c'è di tutto: la forza elastica, i moti, i suono, la conservazione dell'energia.
Oltretutto è facilissimo e velocissimo da fare.
Cosa serve:
cartoncino - magari un po' più spesso del nostro
elastico
forbici
Procedimento:
tagliare il cartoncino in due rettangoli uguali

su due lati opposti tagliare delle piccole scanalature a forma di cuneo

avvolgere i due cartoncini con l'elastico facendo in modo che passi nei cunei

ribaltare i due cartoncini
 

lasciare che la forza di richiamo dell'elastico faccia il suo lavoro

Unica attenzione: occhio all'elastico, e non in senso solo letterale!
Cosa abbiamo osservato:
che il suono e il rumore in questo caso è prodotto da una percussione.
che se tiro un elastico, questo cerca di ritornare alla posizione iniziale
che posso far saltare un oggetto anche senza tirarlo direttamente.
Aspetto, curiosa come una scimmietta, altri gli esperimenti 
Buona scienza




venerdì 9 marzo 2012

I venerdì del libro: "I colori"

L'albo che vorrei condividere questa settimana con i partecipanti del venerdì del libro è stato una scoperta inaspettata.
AUTORE: Luigi Veronesi
TITOLO: I colori
CASA EDITRICE: Corraini
PAG: 32
ETA' CONSIGLIATA: qualsiasi
IBSN: 978-88-86250-48-1

Innanzi tutto la casa editrice, mantovana (lacrimuccia :°°-( ), la stessa di tanti libri di Munari.
Il tema, un classico: i colori primari che si incontrano e si trasformano. Vi ricorda qualche altro albo? A me sì. Poi vado a indagare e scopro che questo signore l'ha pubblicato nel 1945, mentre Piccolo blu e Piccolo giallo è del 1959. Sono rimasta basita! Che il grande Lionni abbia preso qualche spunto? Potrebbe essere, ecco come si presenta questo albo:
Prima parte: vengono presentati i colori primari e secondari. Sulla pagina di destra una semplice frase che descrive oggetti e/o animali di un caratteristico colore, a sinistra il disegno.
Seconda parte: si parte da un quadrato bianco, compaiono due triangoli gialli, un cerchio blu che vuol giocare e appena li tocca diventa verde, dei rettangoli rossi si uniscono alla danza, sovrapponendosi creano nuovi colori, fino a quando giallo, blu e rosso non si sovrappongomo contemporaneamente... allora nasce il nero, che più forte di tutti conquista lo spazio fino a rendere tutta la pagina nera come la notte.
Il finale è un po' sconcertante per questo nero usurpatore di colori e pagine.
L'autore è stato pittore, fotografo, scenografo e regista, designer e grafico (alcune immagini qui), si è interrogato sulla correlazione suono-colore.
Specialmente per Stima e le sue meteoropatie vi propongo questo corto che Veronesi ha girato nel 1941 e che avrebbe dovuto essere uno spot per ombrelli e impermeabili.

martedì 6 marzo 2012

Il primo frutto dell'autoregalo

L'acquisto delle fustellatrici non ha elettrizzato solo me, anche Simpatica Canaglia si è innamorato di queste macchinette che permettono di tagliare la carta in forme diverse, semplicemente premendo una leva.
Io ho acquistato fiore, cuore e stella ognuno in due formati diversi per poterli poi sovrapporre.
Domenica la canaglietta ha preparato un pò di fogli sia bianchi che colorati e poi ha iniziato a darci dentro. Ottenute una numerosa serie di formine, ci siamo strolicati per trovare un uso creativo.
Facciamo dei fiori in un vasetto!
Materiale occorrente:
  • bicchieri di carta, io ho lavorato con quello da caffè, la canaglietta con quello da acqua
  • pezzi di carta marrone ritagliati da giornali (noi abbiamo usato un vecchio catalogo dei mobili svedesi)
  • Scovolini di colore verde
  • formine di carta
  • colla
  • due rondelle di metallo (facoltativo)
Siccome il vaso doveva essere marrone (il pupo non transigeva su questo punto) con la tecnica del collage abbiamo rivestito i nostri bicchierini con i ritagli di carta marrone. Simpatica Canaglia ha voluto aggiungere anche dei cuoricini verdi come decorazione.
Ho praticato un foro al centro delle figurine di carta, ho infilato lo scovolino e ho fatto un occhiello all'estremità per fermare il fiore.
Al gambo dei miei fiori ho aggiunto anche due rondelle di metallo per rendere i fiori più stabili. Ecco le due versioni
Opera 100% made by Simpatica Canaglia



E' stato regalato alla Nonna Vagabonda che questa settimana è venuta a trovarci
Opera fifty-fifty Simpatica Canaglia e Mammozza,





  è stato donato alle maestre.
Questo post partecipa all'iniziativa I mercoledì dell'arte promossa dal blog Priorità e Passioni
 
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domenica 4 marzo 2012

Gli esperimenti della Domenica: costruiamo una chitarra

Stavolta devo ringraziare le maestre della scuola di Simpatica Canaglia, soprattutto D. che quest'anno si è guadagnata la stima eterna del pupo grazie agli esperimenti che propone il mercoledì pomeriggio. Simpatica Canaglia è talmente entusiasta di questi pomeriggi che appena mi vede mi propone subito di rifarli.
Avevamo già notato come è facile produrre suoni facendo scorrere le dita sul bordo di un calice di vetro, stavolta il suono lo abbiamo prodotto pizzicando le corde di rudimentali chitarre.
Costruire una chitarrina è veramente veloce, economico e non necessita di materiali particolari:
  • contenitori di plastica
  • elastici di varie lunghezze
Procedimento:
si prende il contenitore e si avvolge con un po' di elastici. Fatto!
Ne abbiamo realizzate 3 di dimensioni diverse e ci siamo accorti che il suono prodotto cambiava sia a seconda della lunghezza dell'elastico sia dalle dimensioni del contenitore.


Poi ci siamo lanciati in una performance degna di Jimi Hendrix:

Ultimamente la canaglietta è piuttosto interessato alla musica, prende il libro della batteria e si esercita, in macchina bisogna ascoltare Jovanotti e la domenica mattina chiede di ascoltare qualche CD. Così venerdì l'ho portato ad una iniziativa promossa da una delle due biblioteche che frequentiamo: "Dall'esplorazione sonora alla voce cantata".
Una ragazza ha raccolto i bambini intorno a sè e dopo una canzoncina di presentazione ha mostrato e fatto suonare loro un po' di strumenti:
il tamburo oceano
Avrei voluto riprodurre qualcosa del genere a casa, ma l'insegnante mi ha detto che servirebbe la pelle di pecora per creare l'attrito necessario a creare il suono delle onde, direi che probabilmente eviterò.
Altri strumenti a disposizione
 Con la possibilità di provare e trovare il preferito


E infine tutti insieme a suonare guidati dal papà della fisarmonica: una fisarmonica diatonica


Ultima informazione.
Ho deciso di lanciarmi.
L'avevo già accennato a Palmy,  a 6 cuori e a Paola: raccogliere i vari esperimenti più o meno scientifici, organizzati, commentati, spiegati, semplici, complicati in una rubrica settimanale.
Noi generalmente dedichiamo la domenica alle scienze (ma ogni tanto sforiamo) perchè è l'unico giorno in cui siamo tutti a casa da mattina a sera . Mi piacerebbe che chiunque provi a realizzare qualcosa insieme ai suoi bimbi si linkasse con il form che ho inserito (Palmy insegna).
Io ci provo, se non dovesse attecchire, pazienza.

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venerdì 2 marzo 2012

I venerdì del libro: "Pappagallini gialli Pappagallini blu "

Un albo preso in biblioteca per l'immagine in copertina: un bell'albero con foglie verdi e ritagli di giornale in diverse lingue, mi ha ricordato il libro di Orsoleo, libro guida del secondo anno di nido di Simpatica Canaglia.
AUTRICE:  Manuela Monari
ILLUSTRATRICE: Silvia Vignale
TITOLO: Pappagallini gialli Paggallini blu
PAGINE: 24
ETA' CONSIGLIATA: dai 3 anni
IBSN:9788861030404
Viene narrata una storia semplice di integrazione e mediazione tra culture diverse.
Su due alberi vicini vivono due famiglie di pappagallini, i blu e i gialli, che proprio non si sottopportano, ciascuno è convinto che il proprio gruppo sia il migliore.  Per molte generazioni battibecchi e colpi di becco hanno animato la foresta, ma una notte una pulcina blu scivola dal nido e si ritrova sola e sperduta in un cespuglio ai piedi dell'albero dei gialli. Potrebbe essere la sua fine se un piccolo pappagallino giallo non la notasse e non si prendesse amolrevolmente cura di lei. Col tempo i due uccellini scoprono di avere tante cose in comune. Solo quando la piccola blu finalmente impara a volare e i due giovani salgono insieme verso la cima dell'albero si accorgono che le loro ali sono di diverso colore. Ma ormai non ha più importanza e la storia può volgere a un prevedibile lieto fine.
La trama non presenta grande originalità (se li avessero chiamati Giulietta e Romeo...), ma le illustrazioni sono piuttosto particolari. Su sfondi monocromatici si stagliano i pappagallini e soprattutto il grande albero, oscar come miglior attore non protagonista, le cui foglie sono ritagli di quotidiani in molte lingue del mondo.
Una curiosità per le più ecologiche: questo volume è certificato con il marchio Nordic Ecolabel che garantisce che tutta la produzione di questo libro ha rispettato severe norme a tutela dell'ambiente. Un valore aggiunto
Vi segnalo anche la recensione presente sul sito specializzato for kids
Questo post partecipa ai venerdì del libro

giovedì 1 marzo 2012

Come se fosse Natale

Come se fosse Natale.
In questo periodo piuttosto faticoso, mi sono fatta un regalo per alleggerire l'umore. 
Aprire il pacco è stato come tornare "preschooler", quando ancora esisteva ancora Babbo Natale, le renne e il sacco di iuta pieno di sorprese.

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