Se vuoi puoi..

domenica 28 ottobre 2012

Il faro

Ieri era giorno di festeggiamenti, con la Simpatica Canaglia, a pranzo abbiamo addobbato la tavola a tema mare (uno dei nostri preferiti).
Ecco il faro ispiratoci dall'albo proposto all'ultimo VdL.


Preso un bicchierone da bibita del fast-food, rivestito con uno strato di tovaglioli di carta (o carta igienica o carta da cucina purché bianca) e colla vinilica, lasciato asciugare.
Ritagliate due finestrelle con il taglierino.
Colorato con tempera bianca e rossa non diluita.
Lasciato asciugare .
Tempo necessario due pomeriggi (il passaggio che richiede più tempo è far asciugare lo strato di carta e colla vinilica).
Questo faro nasconde un segreto .....


un bicchiere più piccolo su cui abbiamo appoggiato un lumino.
Ho acceso la candelina, espresso il mio desiderio e soffiato...... mi piace vincere facile ;-P

PS: per il tempo di un desiderio la fiamma della candelina non ha bruciato il bicchiere e forse avrebbe resistito anche per un tempo un po' più lungo, ma per sicurezza vi consiglio di pensare prima cosa desiderare.
    
 

venerdì 26 ottobre 2012

I venerdì del libro: Giordano del faro

Sicuramente molte di voi partecipanti al VdL di Paola avrete già letto la recensione scritta da Giorgia per questo albo, tuttavia dopo averlo sfogliato, letto e abusato del tempo concessomi dalla biblioteca (mannaggia sforo troppo spesso) ho sentito il bisogno di condividere anch'io le mie impressioni.
TITOLO: Giordano del faro
AUTRICE: Janna Carioli
ILLUSTRATRICE: Marina Marcolin
CASA EDITRICE: Lapis
PAG: 32
ETA' CONSIGLIATA: dai 4 anni
ISBN:  978-88-7874-123-2

Si raccontano e si illustrano il mare, la pazienza, il tempo che passa, un'amicizia che nasce nonostante lo spazio che divide fino all'incontro.
La storia entra nel cuore, due bambini si conoscono e rimangono in contatto negli anni grazie a messaggi infilati in bottiglie che il mare trasporta e magicamente conduce a destinazione. La loro pazienza e perseveranza a mantenere questo legame attraverso gli anni con la sicurezza che il messaggio arriverà (noi adulti saremmo in grado di desiderarlo o non siamo più in grado di fare un sogno simile?) faranno in modo che un giorno i due ragazzi si possano incontrare.
E poi c'è il mare che riempie tutte le pagine con gli oggetti  che trasporta e regala, con i suoni e a sentir bene anche gli odori. Il mare che per il protagonista è un amico e forse anche di più.
A completamento di una storia poetica ci sono illustrazioni che sembrano quadri, aquarelli pieni di sfumature giocati sui toni dell'azzurro, del sabbia e del bianco, che sembrano uscire dalle pagine, a cui si aggiungono parti lasciate a matita (i disegni preparatori)
Una meraviglia.
Per rendervi conto di quanto siano belle le illustrazioni guardate questo video con analisi delle immagini.
Già mi manca il mare, forse con il prossimo ponte un salto ce lo faremo, ma per consolarmi spero di riuscire a realizzare un faro durante il week-end (fatto!).
 

martedì 23 ottobre 2012

Creare libri 9: abbecedario (S, U, W, X, Y, Z)

Finalmente abbiamo finito l'opera. Ieri e oggi la canaglietta è stata a casa da scuola per qualche linea di febbre che sale al pomeriggio, così mi ha aiutato a terminare le ultime difficili lettere.
Lettera S: Stringhe delle Scarpe
Il primo tentativo, preso abbastanza alla larga, per stimolare il desiderio di imparare ad allacciarsi le scarpe, non è stato un gran successo. Ritentare non nuoce. Anzi alla canaglietta il giochino di infilare il cordino nei buchi è piaciuto molto e mi sa prossimamente realizzeremo qualcosa (magari così o così).
La stringa è in realtà un cordino regalatoci al Museo della Marineria di Cesenatico da un maestro di nodi.
 

Lettera U: Uva


Carta velina arrotolata e incollata al supporto.

Lettera W: Wurstel


Questa lettera mi ha fatto tribolare, wurstel era l'idea iniziale, poi però mi sono scontrata con la realizzazione. Polsino di maglione macchiato (quello poi utilizzato), dito di guanto rosa (non in mio possesso però)?
Oppure cambiare soggetto wafer, windsurf, wow?
Mi ha convinto la canaglietta che era giusta (visto e considerato che avevamo anche il ketchup a disposizione) l'idea iniziale a cui ho solo aggiunto due belle fette di pane in spugna e un pò di colore nero per dare l'idea della grigliatura (non molto ben riuscita però).
 
Lettera X: raggi X
Questa l'abbiamo realizzata ieri dopo averci pensato un bel pò, e come spesso accade grazie a un'idea avuta di notte nel dormiveglia. E' una delle lettere che ritengo meglio riuscite per l'imapatto visivo. Ero indecisa se aggiungere anche un foglio di carta da lucido per dare ancora di più l'idea di una radiografia. E' stata l'occasione per far vedere a Simpatica Canaglia cosa c'è sotto la pelle, visto che per disegnare le ossa con una certa accuratezza abbiamo visionato alcune immagini trovate con il motore di ricerca.


Foglio di carta rosa, cartoncino nero, occhiello, pastello a cera argento
 
Lettera Y: Yo-yo
Ultima fatica realizzata. Non mi ha soddisfatta molto, ma il mio aiutante ne è entusiasta.
 

Tappo di sughero da spumante (serviva la scanalatura) tagliato e nettapipe in ciniglia

Lettera Z: Zattera
Prima fu zucchero, poi zaino ed infine ...


Stuzzicadenti e stoffa jeans.

Link alle altre lettere

Eccolo, quasi al completo
 

Iniziato a metà maggio, concluso il 22 ottobre.
Ora posso dedicarmi a finire l'altro progetto iniziato a maggio, un altro libro ma stavolta di stoffa.



Condiviso su:
It's playtime
For the kids Friday 

lunedì 22 ottobre 2012

E arrivato ... un regalo!

Fra pochi giorni compirò 40 anni. 
L'ho detto anzi scritto subito così non sto a rigirar le parole. Ma l'incipit serve solo a spiegare il resto.
Ieri sera, dopo cene, ero seduta davanti al PC (beccata che non sparecchio).
Arriva Simpatica Canaglia che mi parla, io stavo scrivendo una mail alla mamma di una sua compagna e non lo cuno.
"Mamma! E' per te!"
Mi giro, vedo i suoi occhioni, vedo un bel pacchetto tra le sue mani.
"Mamma tanti auguri!"
"Amore grazie, anche se il mio onomastico era ieri!"
"Mammaaa è per il tuo compleanno!"
"Compleanno? Ahhh è vero che compio gli anni....". "Ma allora tu e papà vi siete ricordati..." - occhi lucidi, voce che trema, commozione (ma soprattutto senso di colpa, non pensavo che il mio caro fidanzato mi avesse preso qualcosa).
Andiamo in cucina e apro, anche se immagino cosa potrebbe essere, visto che è da un po' di tempo che rompo le scatole al maschio grande di casa per sfruttare le sue competenze informatiche.
Eccolo, sarà lui, la mia nuova protesi ....
ci devo solo prendere un po' la mano, cercare un abbonamento telefonico per la connessione internet e poi potrò:
- usarlo a scuola per mostrare presentazioni, animazioni, simulazioni, video
- mantenere la mia dipendenza da internet (quasi) ovunque io vada
- scaricare e leggere ebook (anche se questo non è stato il primo motivo dell'acquisto)
- far giocare Simpatica Canaglia con le app meravigliose che so esserci in giro
- forse si forse no creare un profilo fb che ancora non ho (ma di cui mi spaventa la mia possibile dipendenza)
E a questo punto chiedo aiuto:
non avendo provato le emozioni degli smartphones chiedo a chi è in possesso o usa le applicazioni utili e simpatiche, soprattutto dedicate all'infanzia, di segnalarmele.
Grazie 
 

venerdì 19 ottobre 2012

I venerdì del libro: "Il trionfo dello zero"

In queste prime settimane di scuola primaria, la canaglietta ha affrontato la scrittura di lettere e numeri. Per mostrargli un altro punto di vista ho acquistato alla solita libreria questo albo tratto da una filastrocca/poesia di Gianni Rodari
AUTORE: Gianni Rodari
ILLUSTRATRICE: Elena Del Vento
CASA EDITRICE: Emme Edizioni
PAG: 32
ETA' CONSIGLIATA: da 4 anni
ISBN: 9788860798114
La filastrocca che si dipana tra le pagine dell'albo è tratta dalla raccolta "Filastrocche in cielo e in terra" pubblicata nel 1960 da Einaudi con illustrazioni di Bruno Munari.
Nella terra dei numeri lo zero vaga tristemente perché nessuno vuole averlo vicino, ma un giorno incontra l'uno di cattivo umore. Per rallegrarlo lo porta a spasso con la sua automobile. Avviene una magia, lo 0 stando alla destra dell'1 diventa importante perché ..... da quel momento lo 0 diventerà un personaggio richiestissimo.
Le illustrazioni sono quasi minimaliste, non travalicano la leggerezza del testo, prendono spazio man mano che il protagonista acquisisce la popolarità.
Sembrano create con la tecnica dello stencil e completate con tratti a china.
La canaglietta lo ha subito eletto tra i suoi preferiti del momento, credo che gli piaccia anche per come si evolve la popolarità del piccolo zero. Ho l'impressione che si sia un po' immedesimato, visto che è un mingherlino con il desiderio di piacere a tutti.

Alcuni approfondimenti    
Un video in cui viene recitata la poesia
Intervista alla giovane illustratrice
Recensione di mangialibri 

Questo post partecipa ai Venerdì del libro di Homemademamma.
 

giovedì 18 ottobre 2012

Creare libri 9: abbecedario (D, E, H, K, R)

Lettera D: Dalmata
Era il simbolo di Simpatica Canaglia alla scuola materna, stamparlo gli ha fatto un certo effetto - fotocopia in bianco e nero, applicazioni (macchie nere) in carta velluto, nastrino di seta riciclato da un regalo, campanellino (din din)


Lettera E: Elastico
Facile facilissimo banale, ma è divertente tirarli e sentire il cioc - elastici


Lettera H: Halloween
Scelta combattuta, all'inizio avevo pensato a Keith Haring e a ritagliare nella carta velluto qualche sagoma del suo bambino radioattivo, poi però mi sono accorta che la canaglietta non sa molto di pittura e avrebbe fatto fatica ad associare. Ma non si sa mai, un vantaggio di questo alfabettiere è quello di avere la possibilità di sostituire in ogni momento qualsiasi lettera.
Ho incollato zucche ritagliate da carta arancione, la scritta è ottenuta con dei timbri.


Lettera K: Ketchup
Ho provato a staccare l'etichetta dalla confezione, ma non ci sono riuscita (avrei dovuto metterla probabilmente in acqua calda, ma temevo di rovinare la salsa all'interno), allora mi sono fatta aiutare dal mio apprendista che ha colorato egregiamente scritta e contenitore.
Il sugo rosso è un filo di lana intinto nella colla vinilica





Lettera R: Rete (da pesca)
In omaggio alla passione per le barche della canaglietta che ha disegnato per me il peschereccio e ha completato con la scritta della parola - rete che si mette sotto i tappeti per non scivolare.

   

Le altre lettere: 
 

martedì 16 ottobre 2012

I riti della buonanotte. Qual è il vostro?

Qualche sera fa, inaspettatamente ho visto la mia simpatica canaglia cresciuta, così di botto.
Non che io sia invornita e non mi sia accorta che ha 6 anni, che va a scuola e che è capace di fare tante cose in piena autonomia, ma quando mi ha detto che sarebbe andato a letto da solo e che non aveva l'esigenza che lo accompagnassi, me lo sono visto davvero grande.

Da qui

I riti della buonanotte sono importanti per tutti i bambini e di riflesso per tutti i familiari.
A casa nostra le variazioni hanno seguito le richieste della canaglietta e le (in)disponibilità mie e di papi Miki.
I primi tempi, quando il sonno non era legato unicamente alla notte, la nanna poteva iniziare dopo una poppata o durante una passeggiata. La sera la canaglietta di andare a dormire non ne voleva sapere e complici un pò di coliche, il rito assomigliava più a un sabba di pianti, calcetti e disperazione mia.
Compiuto l'anno, svezzamento ormai concluso,  nella sua cameretta lettino con letto normale vicino, il rito prevedeva che io (dato che il papà veniva a Mantova solo il fine settimana) lo coccolassi un pò, gli cantassi la ninna nanna e gli stessi vicino tenendogli la mano fino a sopraggiungimento del suo, e quasi sempre del mio, sonno.
Le nostre ninna nanne hit sono state "O bella ciao" e una versione personalizzata con i vari parenti, della classica "Ninna nanna, ninna ohh, questo bimbo a chi lo do".
Poco mesi dopo, non so come e perchè, gli feci accarezzare il mio gomito... da allora Simpatica Canaglia testa i gomiti a tutti, specialmente alle signore. Gli piace toccare e strizzare delicatamente la pelle che un pò pende dal gomito quando il braccio è teso. Questo gesto è diventato il segnale della sua stanchezza o del suo bisogno di coccole.
Pian piano che cresceva ho cercato di ridurre i tempi della mia permanenza vicino al suo letto, sostituendoli con una lettura pre-nanna, vicini vicini nel lettone.
Molto più delicato è stato il periodo dei quattro anni, quando io lavoravo a Mantova mentre il pupo e il papi si trovavano a Bologna.
Soprattutto la domenica, sera di partenza, sia io che la canaglietta cercavamo di allungare il rito il più possibile, nessuno dei due voleva staccarsi. Nei giorni di mia assenza, il generale Miki fortunatamente diede prova di grande comprensione, smussò le sue rigide convinzioni e mantenne il rito con coccole e ninna nanna.
Durante il quinto anno, abbiamo continuato, con una certa costanza, la lettura di un libro a scelta della canaglietta alternato a una ninna nanna.
Fino a poche sere fa.
Canaglietta hai lavato i denti?
Sì
E la faccia?
Aspetta lo faccio
La pipì
Fatta
Bene allora arrivo e ti accompagno a letto
No mamma, vengo io a darti il bacio e poi ci vado da solo.

Ecco è diventato grande e adesso... chi crea un nuovo rito per portare a letto me?

Sarebbe divertente scoprire quali sono i riti più diffusi, le ninna nanne più cantate e gli oggetti più abbracciati dai nostri bimbi (i nostri sono troppi!) per addormentarsi. Vi va di scrivere il vostro post?
Io ci provo e metto il sistema di link qui sotto, poi vediamo.


 
 
 
 
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